Pagine

giovedì 30 luglio 2015

Vado in vacanza (o forse no)

Io in ferie d'estate non ci posso andare. In realtà non ci sono andata quasi mai, abitando in un posto di mare. Un po' perché è un periodo in cui si lavora, un po' perché quando vivi in un paese dove la gente paga fior di quattrini per passarci una settimana di vacanze, ti senti, giustamente, privilegiata, e non ti viene nemmeno voglia di partire. Che poi dove abito io, nella costa meridionale della Toscana, è uno dei posti più belli del mondo.
Anche quest'anno va così: si lavora, e si pensa al riposo che verrà in autunno. Però. Però sono stanchina, lavorando in proprio non ti fermi mai, il bimbo a casa già da un mese e per carità, una gioia starci insieme, ma tutto il giorno sei a mille. Quindi, in attesa di settembre e di rivedere tempi e spazi in modo da dividere coscenziosamente lavoro e vita privata, da lunedì sarò ufficialmente in semi-ferie. Non posso mollare del tutto, ma mi "concedo" due ore di lavoro al giorno, concentrandomi su un solo obiettivo. E basta. Ne va della mia sanità mentale e dell'amore per il mio lavoro. Perché una delle lezioni che sto imparando quest'anno è dosare le energie, concentrarsi su una cosa per volta, e non temere che il mondo crolli se non gli diamo attenzione a 360° per mezza giornata. Un bel respiro,  baby, 4 gocce di red chestnut sotto la lingua,  e molla gli ormeggi.

Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per il commento che hai lasciato!